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Farmaci antiaritmici - Almarytm: Indicazioni e Posologia


Almarytm ( Flecainide ) è indicato, in pazienti senza patologia cardiaca di tipo organico, nelle tachicardie sopraventricolari parossistiche incluse la tachicardia da rientro nodale atrioventricolare, la tachicardia da rientro atrioventricolare, altre tachicardie sopraventricolari di meccanismo non-specificato associate a sintomi disabilitanti, e la fibrillazione / flutter atriale parossistica associata a sintomi disabilitanti.

Almarytm è anche indicato per il trattamento di aritmie ipercinetiche ventricolari documentate e pericolose per la vita, quali la tachicardia ventricolare sostenuta.
Nei pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta, il trattamento con Almarytm deve essere iniziato in ospedale e seguito dal medico specialista che periodicamente valuterà con metodiche specifiche l’efficacia del trattamento a lungo termine.

Posologia e Modo di Somministrazione

Nei pazienti affetti da tachicardia ventricolare sostenuta, indipendentemente dal loro stato cardiaco, la terapia con Almarytm, come con gli altri antiaritmici deve essere iniziata in ospedale con monitoraggio del ritmo cardiaco.
La Flecainide ha una lunga emivita ( da 12 a 27 ore nei pazienti ). Livelli ematici stabili, nei pazienti con funzionalità renale ed epatica normale, si raggiungono non prima di 3-5 giorni di terapia ad una data dose. Quindi gli aggiustamenti della posologia dovrebbero effettuarsi non più frequentemente di una volta ogni 4 giorni, poiché durante i primi 2 o 3 giorni di terapia l’effetto ottimale di una data dose può non essere stato raggiunto.

Per i pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta, la dose iniziale raccomandata è di 100 mg ogni 12 ore. Questa dose può essere aumentata con incrementi di 50 mg due volte al dì ogni quattro giorni fino all’ottenimento della dose efficace. La maggior parte di tali pazienti non richiede più di 150 mg ogni 12 ore ( 300 mg/giorno ), e la dose massima consigliata è 400 mg/giorno.

Per pazienti con aritmia sopraventricolare la dose iniziale raccomandata è di 50 mg ogni 12 ore. Questa dose può essere aumentata con incrementi di 50 mg 2 volte al dì ogni 4 giorni, finché non si raggiunga la dose efficace. Nei pazienti con fibrillazione atriale parossistica si può ottenere un aumento sostanziale dell’efficacia, senza un incremento significativo degli eventi indesiderati, aumentando la dose di Almarytm da 50 a 100 mg 2 volte al dì. La dose massima raccomandata per i pazienti con aritmia parossistica sopraventricolare è di 300 mg/die.

L’impiego di dosi iniziali più elevate e di più rapidi aggiustamenti posologici si è risolto in un’aumentata incidenza di eventi proaritmici e di insufficienza congestizia, specialmente durante i primi giorni di trattamento. Quindi una dose di carico non è raccomandata.

Dopo somministrazione di Almarytm compresse, nell’attesa di raggiungere l’effetto terapeutico della Flecainide, occasionalmente il farmaco è stato associato a somministrazione endovenosa di Lidocaina. Non sono comparsi effetti di interazione; d’altra parte non sono ancora stati condotti studi formali atti a dimostrare l’utilità di tale regime terapeutico.

Occasionalmente pazienti non adeguatamente controllati da ( o intolleranti a ) una posologia ad intervalli di 12 ore possono assumere le dosi ad intervalli di 8 ore.

Una volta ottenuto un adeguato controllo dell’aritmia, può essere possibile, in alcuni pazienti ridurre la dose di quanto necessario per minimizzare effetti indesiderati o quelli sulla conduzione. In tali pazienti dovrebbe valutarsi l’efficacia alla dose inferiore.

Almarytm deve essere impiegato con precauzione nei pazienti con precedenti di insufficienza cardiaca congestizia o disfunzione miocardica.

Compromissione renale - Nei pazienti con danno renale grave ( clearance della creatinina uguale o inferiore a 35 ml/min/1.73 m2 ) la dose iniziale dovrebbe essere 100 mg una volta al giorno ( o 50 mg due volte al giorno ); l’aggiustamento del dosaggio dovrebbe essere guidato dal monitoraggio dei livelli plasmatici. Nei pazienti con danno renale meno grave, la dose iniziale dovrebbe essere 100 mg ogni 12 ore; sempre utile il monitoraggio plasmatico durante l’aggiustamento del dosaggio. In entrambi i gruppi di pazienti tale aggiustamento deve essere fatto con grande cautela; una volta raggiunto il plateau ( dopo più di 4 giorni ), va considerato attentamente il fatto che in tali pazienti, dopo il cambiamento di dose, possono essere necessari più di 4 giorni a raggiungere il nuovo plateau.

Pazienti anziani - La velocità di eliminazione della Flecainide dal plasma può essere ridotta negli anziani. Una dose iniziale di 100 mg 2 volte al giorno è generalmente adeguata e nella terapia di mantenimento può essere ridotta dopo la prima settimana.

Passaggio ad Almarytm da un altro farmaco antiaritmico - Sulla base di considerazioni teoriche più che di risultati sperimentali, si suggerisce quanto segue: nel caso di passaggio da una terapia con un altro farmaco antiaritmico ad Almarytm, lasciare trascorrere 2-4 emivite plasmatiche del farmaco che viene interrotto prima di iniziare Almarytm alla posologia usuale. In pazienti in cui la sospensione di un precedente agente antiaritmico è suscettibile di indurre aritmie anche molto gravi, il medico dovrebbe considerare il ricovero ospedaliero per il paziente.
Quando Flecainide viene somministrata con Amiodarone, è bene ridurre la dose abituale di Flecainide del 50% e seguire attentamente il paziente, anche con il monitoraggio dei livelli plasmatici.

Monitoraggio dei livelli plasmatici - E’ stato osservato che la grande maggioranza dei pazienti trattati con successo con Almarytm aveva livelli plasmatici di farmaco compresi tra 0.2 e 1.0 g/ml. La probabilità che si verifichino effetti indesiderati, specialmente cardiaci, può aumentare con concentrazioni plasmatiche più elevate, specialmente quando queste eccedano 1.0 g/ml. Un controllo periodico dei livelli plasmatici può essere utile durante la terapia. Il monitoraggio dei livelli plasmatici è importante nei pazienti con grave compromissione epatica o renale, nei quali l’eliminazione può essere rallentata. E' inoltre raccomandato in pazienti con associato Amiodarone e può essere utile anche nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia e compromissione renale anche se di modesta entità. ( Xagena2021 )

Fonte: AIFA, 2021

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